Al lavoro

Neferty era rientrata dall'oasi vicino a Menfi, dove aveva trascorso la notte con Nitram. Si sentiva confusa e infelice ma cercò di scacciare quei pensieri e si diresse verso la sala dedicata al suo Dio, dove indossata la veste cerimoniale intonò degli inni di devozione.
Quella mattina al Tempio erano presenti diverse persone, tutte intente a pregare o apprendere.
Nuovi arrivati riposavano anche nell'ala dedicata ai malati e feriti e la sacerdotessa si ripromise che in giornata sarebbe andata a var loro visita per portargli conforto.
Le celebrazioni ad Amon durarono tutta la mattina e quando finì Neferty era piuttosto stanca. Si diresse verso il suo appartamento, dove si sarebbe fatta un bel bagno e si sarebbe cambiata d'abito per poi uscire nuovamente.
Una volta giunta nelle sue stanze fece ciò che si era prefissata, quindi adorna di una bella veste rosso cremisi, uscì dal retro del Tempio, diretta a Tebe.