Fame...

Erano settimane che Varda non si cibava e sentiva un certo languorino.
Decise quindi di dirigersi al Senet locale, luogo famoso per essere frequentato da ogni tipo di persona. Quel giorno le andava carne fresca, possibilmente di una giovane illibata.
Decise di entrare tranquillamente, si sedette ed ordinò una birra, mentre con occhio vigile scrutava ogni angolo del locale.

*Siiii...fresca...* sibilò a denti stretti Varda quando entrò la fanciulla.
A vederla non dimostrava più di vent'anni ma non era certo una santa. Il bambino che portava in grembo ne era una prova.
*Beh..posso accontentarmi...* pensò sogghignando.
Poi volse il suo sguardo sul resto dei presenti.
C'era forse una preda migliore?

No, non c'era nessuno che interessasse a Varda, tranne la giovane che era entrata poco prima.
Fissò lo sguardo su di lei, cercando di scrutarne i segreti.
In fondo non sarebbe poi stato un pasto tanto disgustoso!
Già pregustava il momento il cui le avrebbe strappato il cuore dal petto, per poi assaggiarne la polpa deliziosa e prosciugarlo dal sangue.
Non si mosse per andarle incontro, ma non le perse gli occhi di dosso e mentre sorseggiava la sua birra lo sguardo le diventava sempre più famelico.

*La cena mi fissa* pensò Varda non potendo trattenere una risata sarcastica che risuonò metallica in tutto il locale.
- Ehi tu, come osi guardarmi?- disse ad un tratto, senza curarsi degli altri avventori.

- Potrei farvi la stessa domanda.-

Rispose senza indugi, la voce ferma e sicura.

-... Certo io l'avrei fatto più elegantemente.-

Ecco l'influenza di Tefnout, riflettè Iset...

Varda non rispose. Si alzò e diede un calcio al tavolo sul quale fino ad un momento prima aveva appoggiato i gomiti.
Il boccale con la birra si rovesciò per terra andando in mille frantumi.
- Sono stufa di aspettare sempre che voi umani con le vostre beneamate abitudini vi sbrighiate a far qualcosa. Siete così maledettamente immobili e insulsi. Vieni ragazzina, usciamo da questo posto. Voglio mostrarti cosa sia la vera vita...o al vera morte. Dipende...-
disse canzonatoria avvicinandosi con fare decisamente indecifrabile.

- Eh? Vuoi farmi paura con questi trucchetti da pagliaccio?-
chiese Varda notando il cambiamento negli occhi della fanciulla.
Un brivido le percorse la schiena ma veloce com'era apparso se ne andò.

L'ammita si bloccò di colpo.
La voce..quella voce nelle parole di lei. Le ricordava qualcosa di molto lontano, quasi un'eco. C'era qualcosa di strano in quella ragazza, ora che ci faceva caso.
- Come sai il mio nome?-
chiese scettica.

- Io conosco una sola Dea e non mi pare che si sia ancora incarnata!- rispose brusca.
- Non prendermi in giro tu! Hai letto qualche favoluccia riguardo alle ammiti, qualche vecchia leggenda e vuoi impressionarmi per caso?-
rispose con tono cattivo, ma la sua era solo una difesa.
Cosa sapeva di lei la fanciulla?
Varda era inquieta...