In cerca di Iset

Ophois era tornato dal suo viaggio e si era diretto subito a Palazzo per rivedere la sua amata Iset.
Alcune ancelle che lo avevano già visto in compagnia della ragazza gli avevano detto che poteva trovarla al Senet.
Entrò e si guardò intorno, tuttavia non vide nessuno.
*Forse è tornata nei suoi alloggi* pensò continuando a scrutare l'imponente sala.

Una giovinetta, stava sistemando vasi di fiori, armonizzandone i colori, disponendoli con cura metodica.
Vide l'imponente soldato e con un sorriso gli domandò:

- Cercate qualcuno Signore?-

- Lady Iset...mi hanno detto che potevo trovarla qui.-

rispose guardando la ragazzina.

- Oh, la Signora è molto probabilmente con il Faraone...-

Poi aggiunse con fare cospiratore proprio delle pettegole, in vena di chiacchiere.

- Staranno parlando del loro matrimonio...-

L'uomo sbiancò di colpo.

- Grazie.-

disse con voce tremula.
Le gambe lo stavano tradendo.
Iset sposa di quel tizio?

- Attenderò qui se posso.- aggiunse.

Aveva bisogno di sedersi altrimenti sarebbe caduto per terra.

- ... Certamente... Gradite qualcosa?-

Esclamò gioviale la ragazzina.

- Certo, è stata una grandiosa notizia... Ma voi conoscete bene la Signora? Sembra tanto dolce.... Oltre che una buona Regina, credo sarà anche un'ottima madre!-

- Una brocca di vino speziato se non ti è troppo di disturbo.-

A malapena riusciva a parlare.
Lui se ne stava via per un pò ed ecco, al ritorno quelle notizie.
Non sapeva se sarebbe riuscito a sopportare a lungo queste novità.
Doveva fare qualcosa, ma cosa?

- Certo!!-
Continuò la fanciulla, che sembrava avesse l'argento vivo addosso.
Tornò a servire il soldato e continuò con le sue ciance.

-... Sapete, rimanga tra noi, perchè non è ancora ufficiale... Ma credo che la Signora sia già quasi al terzo mese di gravidanza... Me lo ha detto una mia amica che conosce una delle ancelle che aiutano il personale di milady.-

- Terzo mese...- farfugliò aggrappandosi al calice di vino come fosse un antidoto a quell'incubo.

- Sarà molto contento il Faraone..-

disse per non essere scortese con quella ragazzina.
Un pensiero si insinuò in lui, poiché esattamente tre mesi prima aveva fatto l'amore con lei e non aveva avvertito nulla di strano nelle fattezze di Iset.
Ma no, non poteva essere...il padre era sicuramente Thutmosis...

- Oh, immagino di si.... Chissà se sarà un maschio...-

Si domandò con una buffa espressione pensosa lei.

- Gira una vecchia intorno al palazzo, si dice sia un'indovina... Va dicendo che sarà un maschio e che il suo potere più grande non sarà di origine paterna... Chissà che vuol dire...-

- Non ne ho idea.-

rispose attonito.

- C'è altro vino?-

chiese resosi conto di aver svuotato la brocca.

- Sicuro Signore...-

Rispose quasi saltellando.

- Ma dicono sia solo una pazza visionaria... Cianciava di divinità nascoste.... Bhà, chissà cosa si sogna poveretta...-

- Conosci per caso il suo nome? Visto che conosci tante cose...-

domandò guardandola con aria interessata anche se avrebbe tanto voluto "spegnerla".
Tuttavia sorrise, compiaciuto del fatto che esistesse ancora qualche mortale così entusiasta.

- Uhm... Mi pare si chiami Kebi. Non si sa dove viva, ma penso per strada vdedendo com'è ridotta.-

- Se dovessi incontrarla te lo farò sapere.-

Perchè? Perchè Iset? Perchè ti sposi? pensò sconsolato Ophois.
Aveva temuto quel giorno sin dalla sua nascita ed ora eccolo arrivare.
Il vino non alleviava la pena, serviva solo a dimenticare di pensare.
Ma ne avrebbe dovuto bere ancora dell'altro per raggiungere il suo scopo.

- Temo di farti lavorare troppo ma ho bisogno dell'altro vino.-

disse rivolgendosi con un sorriso alla fanciulla.