Isis

Lo scettro di Ma'at

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Ophois
view post Posted on 3/2/2007, 09:46




Dopo l'addio, avvenuto nel tribunale del Duat, Upuat si recò a casa della fanciulla che tanto amava.
La sua forza vitale perlustrò la casa, facendo ben attenzione a che non vi fossero servitori nei paraggi, quindi scelse la camera da letto di Iset e si materializzò.
Guardò con amore quella meravigliosa stanza, che gli parlava dell'amata e si lasciò commuovere. Dentro di sé moriva alla prospettiva di non poterla più rivedere.
Posò lo scettro di Ma'at sulle candide lenzuola del letto e si diresse verso la portafinestra che dava sui giardini. Lì la nebbia, che tutto copre, tutto nasconde, avvolge in silenzio il mattino,
mentre Ophois passeggia desolato per i giardini della villa.
Le uniche compagne di lui sono le lacrime, che man mano scompaiono anche loro,
asciugandosi al calore del sole.
Avverte ancora quella dolce fragranza e quella risata cristallina, pura, piena di divertimento, di una ragazzina spensierata, accompagnata dal suo più caro amico,
in giocosi divertimenti.
Ma ora quel riso non c'è più, è solo un'eco, che presto viene rimpiazzata da un pianto disperato...
Nessuna agonia potrà cancellare il suo ricordo pensò il Dio, perché ella comanda la materia di cui son fatti i sogni ed è lo spirito che li anima.
Il silenzio l’avvolge, sente solo il battito del suo cuore e la sua anima che trema per lei…gli fa paura questo orribile silenzio. gli manca la poesia dei suoi occhi, che faceva cantare il suo cuore.
Passeggia senza pace tra alti sicomori e compatisce la sua stessa anima.
Silenzioso, oltrepassa in punta di piedi i limiti della villa e offre alla sua amata ogni fibra del suo essere. Se solo potesse liberare ciò che il suo cuore
anela a dire..semplicemente richiamerebbe a sé
lontani tremori e sogni. Ma non può chiedere nulla di più tranne ciò che c'è in quei piccoli istanti in cui il suo cuore e quello della donna si sfiorano.
Tra le sue braccia ritorna a casa, rivede sé stesso in quello sguardo in cui ha lasciato il suo amore. Lo respira ovunque vada, non c'è attimo in cui la sua mente
abbia perso i suoi passi e trattiene per un tempo indefinito la sua luce, riscaldandosi all'ombra del meglio che ha trovato in lei.
Iset è in lui come un dono innato e quella consapevolezza lo colpisce duramente mentre vaga disperato e senza meta credendo di aver perso tutto sé stesso.
Ricorda ancora quando lo fissava, con i suoi occhi innocenti...oppure le mani delicate, che prendevano le sue...la sua voce...
Così imperiosa quando si arrabbiava, così seducente quando gli sussurrava parole dolci...
Ora la disperazione sale dentro,
è come un incendio divampante,
che brucia tutto ciò che è sul suo cammino...
Piange e non si da pace…
 
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Iset
view post Posted on 3/2/2007, 10:12




SPOILER (click to view)
***Siigh**
 
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1 replies since 3/2/2007, 09:46   240 views
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