| Velocemente avanzarono gli eserciti di Mitanni, ma essi, male avevano fatto i conti con le tattiche militari egizie. Mentre infatti L'Armata dell'Alto Egitto, si attestava lungo una linea che idealmente congiungeva le piu importanti oasi della zona, impedendo difatti ai nemici i rifornimenti di acqua, L'Armata del Basso Egitto, gingendo da Sud, aggirava il nemico, percorrendo in segreto vie sconosciute attraverso il deserto, giungendo così alle spalle dei Mitanni. Per l'esercito invasore, fu una vera e propria disfatta, presi in mezzo ai due fronti, incapaci di manovrare sulla sabbia del deserto con i loro carri, a differenza di quelli egiziani, che avano ruote piu larghe proprio per meglio affrontare il terreno sabbioso, i Mitanni furono duramente colpiti, la loro retroguardia annientanta, mentre la cavalleria egizia ai fianchi, inesorabilmente spazzava via i resti della fanteria Mitanna. Quando il sole tramontò il Paese delle Sabbie di Rosso, degli invasori, solo pochi superstiti erano rimasti, arresesi alla grande potenza del Figlio di Ammon. Thutmosis guardò compiaciuto la sua vittoria, ma non era finita là, bisognava colpire duro il nemico, per fargli capire che nessuno poteva osare invadere il suo Paese e la città di Meghiddo, presto avrebbe capito cosa significava sfidare la sua ira....
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