Isis

Il Mitanni alla guerra.

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Master Isis
view post Posted on 1/3/2007, 16:07




Terra di Canaan. Nella città di Megiddo, che controlla le vie che portano a Damasco e verso tutta l'Asia, più di trecento principi cananei e siriani, appoggiati dal re Mitanni, avevano radunato i loro eserciti, pronti a colpire l'Egitto, nella speranza di espandersi in quella terra florida e stabilizzare il proprio dominio sulle terre conquistate dell'Asia anteriore.
Durante il regno di Hatshepsut, lo stato di Mitanni, aveva avuto la possibilità di insediarsi ed estendere il proprio potere sino ai confini dell'Asia. Terre che non avevano certamente intenzione di cedere al nuovo Faraone... E poi, l'Egitto non era forse uscito da ( relativamente) poco dall'invasione degli Hyksos? Perchè non avrebbe dovuto ripetersi una tale evenienza?
Inoltre, la situazione nubiana era sotto controllo ed era chiaro che presto Thutmosis avrebbe volto la propria attenzione all'Oriente e di conseguenza all'Asia.
Il Re di Qadesh, grazie all'appoggio dei principi asiatici, era certo della propria posizione e del proprio esercito.

Le truppe erano schierate in parte ad 8 km in direzione sud-est (presso la città di Taanac) e le rimanenti in direzione nord-ovest (presso Iocneam): due blocchi lungo la strada principale (l'unica percorribile da un esercito pronto a schierarsi in ordine di battaglia).

Sorrideva beffardo al fato, il Re di Qadesh, certo della vittoria.





** Fonti: http://www.calogeromartorana.it/dio_riflessioni_4.htm

http://www.majorana-liceo.it/html/lavori_d...is/tut-Hat6.htm

http://www.aton-ra.com/portale/content/view/30/64/
 
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Gianlu79
view post Posted on 1/3/2007, 23:09




Veloci corsero le staffette, attraverso tutto il deserto, fino alla Capitale, dove, appena gli ufficiali dell'esercito si resero conto della gravità della situazione, furono subito ammesse al cospetto del Faraone.
Thutmosi, ascoltò con attenzione il rapporto, sapeva benissmo che prima o poi avrebbe affrontato i Mitanni, ma era il suo esercito pronto a scardinare quelle posizioni?
Ecco cosa lo tormentava...
 
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Master Isis
view post Posted on 7/3/2007, 17:02




Non era ancora l'alba quando le truppe di quell'alleanza, unita nell'ostilità contro il Paese dei Due Regni, si mossero, pronte all'invasione.
Pronti a tutto i Mitanni si erano preparati a lunghi periodo di assedio e battaglie sanguinose e rapide, tutto pur di non cadere nuovamente in mano nemica.
 
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Gianlu79
view post Posted on 11/3/2007, 17:06




Velocemente avanzarono gli eserciti di Mitanni, ma essi, male avevano fatto i conti con le tattiche militari egizie.
Mentre infatti L'Armata dell'Alto Egitto, si attestava lungo una linea che idealmente congiungeva le piu importanti oasi della zona, impedendo difatti ai nemici i rifornimenti di acqua, L'Armata del Basso Egitto, gingendo da Sud, aggirava il nemico, percorrendo in segreto vie sconosciute attraverso il deserto, giungendo così alle spalle dei Mitanni.
Per l'esercito invasore, fu una vera e propria disfatta, presi in mezzo ai due fronti, incapaci di manovrare sulla sabbia del deserto con i loro carri, a differenza di quelli egiziani, che avano ruote piu larghe proprio per meglio affrontare il terreno sabbioso, i Mitanni furono duramente colpiti, la loro retroguardia annientanta, mentre la cavalleria egizia ai fianchi, inesorabilmente spazzava via i resti della fanteria Mitanna.
Quando il sole tramontò il Paese delle Sabbie di Rosso, degli invasori, solo pochi superstiti erano rimasti, arresesi alla grande potenza del Figlio di Ammon.
Thutmosis guardò compiaciuto la sua vittoria, ma non era finita là, bisognava colpire duro il nemico, per fargli capire che nessuno poteva osare invadere il suo Paese e la città di Meghiddo, presto avrebbe capito cosa significava sfidare la sua ira....
 
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Gyasi
view post Posted on 18/3/2007, 11:25




Gyasi osservava divertito la scena.
Da dove si trovava poteva osservare senza essere visto.
Le battaglie umane lo divertivano. Era come giocare con soldatini intagliati nel legno.
I Mitanni si ritiravano, con la coda fra le gambe... Il loro Re, livido in volto per la sconfitta subita, riportava i suoi nei propri territori, con la stessa velocità e lo stesso disordine delle termiti alle quali è stato distrutto il nido.
Poteva leggere nell'animo di quell'omuncolo tutta la bramosia e la frustrazione per una sconfitta che non aveva messo in conto.
Si ritiravano, per leccarsi le ferite, sperando di poter attaccare il regno d'Egitto di nuovo, al più presto...
 
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Gianlu79
view post Posted on 18/3/2007, 18:20




La grande organizzazione egiziana, fece si he in pochi giorni, la grande armata delle Sabbie fosse presto riunita, ed iniziò la sua marcia verso Meghiddo, come una tempesta che spazza le dune, il farane ed i suoi, spazzarono via le guarigioni di frontiera, arrivand in meno di una settiman a porre l'assedio alla città.
Gli invasori, ora erano invasi ed assediati
 
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5 replies since 1/3/2007, 16:07   755 views
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