Horus e la piccola Iset alla ricerca dell'equilibrio

UNA CALDA LUCE ILLUMINÒ LA SALA DEL TRIBUNALE CELESTE, QUANDO HORUS, IN COMPAGNIA DI ISET VARCÒ I CANCELLI DELL'ETERNO E GIUNSE NEL FULCRO DEL DUAT.

- ECCOCI ARRIVATI, ISET. QUA SEI AL SICURO E IN MIA COMPAGNIA NESSUNA ENTITÀ NEMICA TI SI AVVICINERÀ. SO CHE NON MOLTO TEMPO FA UNA PARTE DI TE È STATA QUI, QUINDI È PROBABILE CHE QUESTO LUOGO TI SIA IN QUALCHE MODO FAMILIARE. SEI LA PRIMA PERSONA AUTORIZZATA A VARCARE I CANCELLI CHE SEPARANO IL MONDO MATERIALE DA QUELLO INCORPOREO SAI? NESSUN ESSERE UMANO VIVENTE È MAI GIUNTO SIN QUI, MA OVVIAMENTE NOI SAPPIAMO CHE TU SEI DIVERSA. BEN TORNATA A CASA, MA'AT!-

DISSE PACATAMENTE HORUS, RESTANDOLE AL FIANCO MENTRE LEI SI GUARDAVA IN GIRO ESTASIATA

-... Casa....-

Mormorò appena, girando su se stessa, osservandosi attorno.
Malgrado tutto, si sentiva davvero al sicuro in quel luogo... Si sentiva davvero a casa.
Era una emozione struggente ed elettrizzante insieme.
Sentiva come se radici invisibili la ancorassero saldamente al terreno, finalmente...

-... Si sta bene quì...-

Riuscì soltanto a mormorare.

HORUS STETTE IN SILENZIO, LASCIANDO CHE LA PICCOLA ISET ASSAPORASSE SINO IN FONDO QUEL MOMENTO COSÌ IMPORTANTE PER LEI.
CAPIVA LA SUA REAZIONE E LA GIOIA CHE POTEVA PROVARE, POICHÈ SAPEVA LEGGERE DENTRO DI LEI E CIÒ CHE CAPTAVA, QUESTA VOLTA, NON ERANO CONFUSIONE E ANGOSCIA MA MERAVIGLIA E PACE.

- HAI PROPRIO RAGIONE!-

LE RISPOSE AMOREVOLMENTE.

Chiuse gli occhi ed inspirò a fondo.
Molte immagini le affolarono la mente, immagini di un dolce passato, fatto di splendore e... Amore?
Era un amore passato che le faceva provare quella struggente malinconia? M era così felice di dove si trovava ora...
Dischiuse appena gli occhi, guardando ai propri piedi.

-... Sono mortificata per come mi sono comportata prima... Ma davvero mai e poi mai i miei atteggiamenti sono stati dettati da superbia o presunzione...-

- VEDI ISET, IO LO CAPISCO BENISSIMO. SO PERCHÈ REAGISCI IN UN CERTO MODO E COMPRENDO LA TUA CONFUSIONE, AVVERTO LA TUA ANGOSCIA. TUTTAVIA, CIÒ CHE TRASPARE DALLE TUE GIOVANI LABBRA PUÒ ESSERE INTESO, IN CERTI MOMENTI, COME PRESUNZIONE. CIÒ NON SIGNIFICA CHE TU SIA COSÌ, MA È QUELLO CHE POTREBBE APPARIRE AD OCCHI CHE NON TI CONOSCONO.-

SPIEGÒ HORUS AVVICINANDOSI A LEI E DANDOLE UNA CAREZZA SULLA TESTA.

- SONO STATO DURO CON TE E LO SARÒ ANCORA IN FUTURO, COSÌ COME LO SARÀ AMON, POICHÈ SEI MOLTO PREZIOSA PER TUTTI NOI E MAI VORREMMO CHE TU IMBOCCASSI UNA STRADA AUTODISTRUTTIVA. CAPISCI?-

TENTÒ DI SPIEGARE IL DIO.

-... Si certo, lo comprendo benissimo. Non temo nè rimproveri nè severità. Quel che mi preoccupava era apparire ai vostri occhi per quel che non sono...-

Alzò lo sguardo al Dio e gli sorrise dolcemente.

- Ho un dubbio... Dall'inizio della gravidanza a questa parte mi è capitato di avere delle visionil... Che poi si sono avverate di lì a poco. Cose da nulla, ma credo si tratti di preveggenza... No?-

HORUS SORRISE.

- SI, SI TRATTA DI PREVEGGENZA. IL FUTURO RE D'EGITTO POSSIEDE GIÀ ENORMI POTERI ISET. TE NE ACCORGERAI ANDANDO AVANTI CON LA GRAVIDANZA E UNA VOLTA NATO PORTERÀ GRANDI BENEDIZIONI ALL'INTERO REGNO. NON DEVI TEMERE PER CIÒ CHE TI STA SUCCEDENDO, GLI DEI SONO CON TE.-

RISPOSE CINGENDOLE LE SPALLE CON UN BRACCIO.

Sorrise inconsciamente, orgogliosa di quel bimbo che era smaniosa di sentire e vedere.

-.. Come dovrò comportarmi quando sarà nato? Cioè.. Con i suoi poteri...-

HORUS AGGROTTÒ UN SOPRACCIGLIO E RISPOSE SERAFICO:

- NON DEVI PREOCCUPARTENE ADESSO, PICCOLA ISET. QUANDO SARÀ IL MOMENTO SAPRAI COME COMPORTARTI CON IL TUO BIMBO. PER ADESSO CONCENTRATI SU TE STESSA E SULL'EQUILIBRIO CHE DEVI RIACQUISTARE.-

DISSE LASCIANDOLA E MUOVENDO ALCUNI PASSI AL CENTRO DELLA SALA.

-... Ma... Lui sarà immortale...?-

Domandò fra l'insicuro ed il timore.
Non lo chiese per se stessa. Conosceva la verità, ma preferiva fingere di non conoscerla...

- CREDI CHE NON LO SARÀ?-

CHIESE HORUS STUPITO DEL FATTO CHE ISET NON CI FOSSE ARRIVATA DA SOLA.

- E' sempre stato il mio dubbio. Non guardarmi così Horus, non sono così tarda.-

Gli disse con un sorriso divertito.

- Ma le leggende, le lezioni che ho appreso... Mi hanno insegnato di uomini ed eroi semidivini con capacità sovrumane ma che, scoccata la loro ora, hanno lasciato questa terra come tutti i mortali... E solo poi sono stati innalzati dagli Dei. O altre volte ho letto di semiDei che potevano essere uccisi solo dalle divinità..-

- BEH ISET, CHE DIRE? TUO FIGLIO SARÀ UN DIO, CERTO, MA AVRÀ ANCHE LUI DELLE LIMITAZIONI PERCHÈ LA CARNE CHE COMPONE IL TUO CORPO E QUELLO DEL FARAONE È UMANA. SARÀ IMMORTALE, E AVRÀ LA PROTEZIONE DEGLI DEI MA NON SARÀ INVINCIBILE SE È QUESTO CHE VUOI SAPERE.-

RISPOSE SENZA LASCIARSI SFUGGIRE TROPPI DETTAGLI.
HORUS SAPEVA COSE CHE ANCORA NON POTEVA RIVELARE...

Annuì, rimanendo in silenzio per qualche minuto.
Poi, prima ancora di rendersi conto di ciò che diceva, ma comprendendolo nell'attimo stesso in cui lo mormorava, disse..

-... Ma sino a che non avrò entrambi i simboli di potere di Ma'at non vi sarà equilibrio, giusto?-

- GIUSTO. I TUOI SIMBOLI SONO LA CHIAVE PER L'ARMONIA E SOLO TU PUOI USARLI. ORA DEVI TROVARE IL MODO PER RICONQUISTARLI.-

DISSE HORUS CONTINUANDO A PASSEGGIARE.