Ispezione...

Erano alcuni mesi che si vociferava di un ritorno della Dea Ma'at, dopo l'operato di Sekhmet.
Gyasi stesso aveva avvertito qualche movimento in quella direzione e parlando con Kore, cercando sua sorella... Bè, c'erano pochi dubbi che non fosse lei.
La forza e la luce che avvertiva, anche a distanza, provenienti da quella ragazza, non potevano essere altro che divine.
Tuttavia per noia e curiosità, si era recato al tempio della Dea, osservandolo dall'esterno, quasi aspettasse un cenno o un avvenimento fondamentale..

Il Sacerdote vide passare l'uomo davanti all'ingresso del Tempio armato, gli si parò davanti, compiendo il suo ruolo di custode.

Fermo! Chi siete? Questo è un luogo sacro...se volete entrare depositate le vostre armi.

Prego?

Domandò Gyasi sarcastico, alla vista di quel che pareva un ragazzino.

Non faccio nulla di male, standomene quì, ad osservare l'entrata...

Mormorò stando al gioco... Poteva essere divertente.

Se non intendete entrare certo, non fate nulla di male ma è mio compito come custode impedire l'ingresso nel Tempio a persone armate, nessuno escluso.

Disse il Sacerdote senza lasciarsi intimorire...

Che danno potrei mai arrecare a Ma'at, entrando così come sono, nel suo tempio?

Domandò, per punzecchiare quel ragazzo.

Non lo arrechereste a lei personalmente, dubito che davanti a lei avreste qualche possibilità in offesa...

Accettò la sfida...

Arrechereste a Lei un offesa invece se varcaste con l'arma la sua casa e io, lo impedirò...non fermatevi alla mia esile figura, la mente certe volte vale molto più della possanza...

E dunque? Cosa vorreste fare?

Domandò reprimendo una risata..

Non mi fate paura...non ci sperate...

Disse avanzando di un passo, il sudore per la tensione scendeva lento a lambire gli occhi che gli bruciavano, ma era deciso nonostante la consapevolezza che non avrebbe avuto scampo...a compiere il proprio dovere e destino...il suo pensierò volò a Iset, quella ragazza di cui si era innamorato...aveva un pensiero felice...sarebbe morto con onore.

Ghignò osservandolo, avertendone l'odore senza neppure avvicinarsi.

Non si direbbe... Ma la cosa non mi interessa. Non son quì per sculacciare un ragazzino.

Non sò se questo ragazzino si farebbe sculacciare da te...almeno non lo faresti con tanta facilità...

Non arretrò neanche di un centimentro.

E' vero che la Dea Ma'at è tornata?

Domandò ignorandolo palesemente.

Non ha mai lasciato il cuore di chi crede in Lei...

Non accettò di rivelare nulla.

Ed ora è mortale....

Mormorò Gyasi, perso nei propri ragionamenti..