Neferty |
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| La festa dell’ubriachezza si svolgeva subito dopo la prima piena del Nilo in celebrazione del “salvataggio dell’umanità”. Il mito, infatti, riporta che la terribile dea Sekhmet si nutriva di sangue. Per evitare lo sterminio dell’umanità, Ra tinse con ocra rossa grandi quantità di birra e gliela fece bere facendole credere che fosse sangue. Sekhmet si ubriacò e l’umanità fu salva. L’archeologa dell’Università J. Hopkins Betsy Blair, che sta scavando dal 2001 nel Tempio di Mut a Karnak, ha trovato in un portico, costruito sotto il regno di Hatshepsut e dedicato specificatamente a questo rito, raffigurazioni e descrizioni di questa festa in cui vino e birra scorrevano a fiumi, oltre a droghe, sesso e danze sfrenate, fino a che tutti crollavano ubriachi ed esausti. I partecipanti venivano poi svegliati il giorno successivo col suono di tamburi.
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