Ritorno.

Il Faraone entrò nella sala del trono, sotto lo sguardo stupito di tutti. Oltrepassò velocemente le guardie e con un gesto aquietò i mormorii dei presenti.

Ho passato cinque soli lontano dal Mio Regno e tutti mi pensavate perso o addirittura morto.
Quello che il Regno ha appena affrontato è una dura prova, ma Amon Ra, ha protetto me e voi non lasciandovi senza una guida. Il il Signore d'Egitto sono tornato, ho saputo che ci sono state delle perdite, ma queste verranno ricordate e onorate, non temete. Il Regno ha pagato un duro prezzo, ma gli Dei ci hanno regalato molto. A tre giorni da oggi verrà presentato Mio Figlio all'Egitto e Proclamo fin da oggi che dopo la presentazione, seguiranno giorni di festa in suo onore. L'Egitto non soccomberà mai a nessuno e chi intenderà sfidarlo troverà la Morte. Io ho parlato.

Un mormorio si diffuse per l'intera sala che subito si era gremita, alla notizia del ritorno del Signore dei Due Regni.
La fretta di giungere aveva impedito ai più di presentarsi in pompa magna, ma nessuno in quel frangente vi fece caso.
Tutti avevano sotto gli occhi quel che più si avvicinava al miracolo. Quale segno più tangibile potevano dare gli Dei della loro vicinanza alla dinastia regnante, se non la loro palese protezione?
L'emozione della sala era e presto tutti si inchinarono rispettosi dinanzi alla Sua Maestà ritrovata.

Il Momento del cordoglio per i figli del Nilo scomparsi verrà presto...

Si alzò, dal proprio trono.

Adesso che tutti, nel Regno sappiano la buona novella, che vengano mandati cavalieri ad annunciare la nascita Del Figlio del Nilo e il Mio Ritorno. L'Egitto non si piegherà mai a nessuno!

Tuonò nella sala alto e fiero.

I più sobbalzarono a quella voce.
Il Faraone pareva essere animato da nuova convinzione e determinata volontà. La sua fierezza abbagliava chiunque ed assogettava i cuori spauriti della corte che pensava di doversi avventurare in un buio avvenire.
Ma presto ovazioni di gioia empirono le sale, riecheggiando in ogni dove portando sino al Duat il ringraziamento del popolo che mai come allora amava i propri Dei.

Popolo d'Egitto Sii Fiero e festeggia perchè l'Egitto è grande e le sue messi sono ricche!

Alzò le braccia al cielo...

Gli Dei sono con Noi!

Inni ed ovazioni si unirono alle braccia alzate del Signore dei due Regni.
L'intera corte era di nuovo soggiogata da quel Sovrano, forse redivivo.

Si sedette con aria soddisfatta, il pensiero che l'Egitto stesse affrontando un nuovo cammino lo aveva messo di buon umore, anche se la voglia che aveva al momento era di assicurarsi di persona delle condizioni dei suoi due tesori, iset e suo figlio....era divenuto padre...si commosse nascondendo però a tutti il suo stato d'animo.

Nessuno parve accorgersi della tenera emozione che Thutmose stava vivendo.
Il morale era alto e i consiglieri già organizzavano i festeggiamenti ed i resoconti da presentare a Sua Maestà.

Fece un cenno ai sui consiglieri di avvicinarsi.

Miei consiglieri desidero informarvi di una mia scelta. Riguarda il mio harem, ho intenzione di scioglierlo, ma prima che diciate qualcosa questa mia scelta è guidata dal senno della ragione. Sò che tutti i faraoni possiedono un harem, ma non potrei mai più pensare di toccare altre se non Iset, che mi ha donato il figlio che un giorno mi succederà alla guida dell'Egito. Quindi vi chiedo di far si che tutto venga preparato al più presto. Questo è il Mio volere, il volere dell'Egitto.

I consiglieri si guardarono interdetti, sussurrando fra loro incerti in tutto quel gioioso chiasso.

" Ma Sire..."

Cominciò titubante uno di essi, temendo di incorrere nelle ire del Sovrano.

" E' vostro dovere avere una ricca progenie, che una sola donna non può naturalmente assicurarvi..."

La mia Sposa farà molti figli, non temete e io non intendo concedere il mio seme ad altre che non siano lei, questa è la mia decisione non intendo ammettere repliche in merito, pagherò il prezzo della mia decisione.

Disse guardando severamente i consiglieri.

I consiglieri si zittirono e si inchinarono rispettosamente.
Una cosa del genere non si era mai sentita!
Certo la Regina era giovane e sana, si era dimostrata fertile, ma quanti figli poteva dargli al massimo? Il Faraone non era un uomo qualunque, la sua progenie avrebbe dimostrato al mondo la sua fertilità e molti dei suoi predecessori potevano contarne sino a 50 di figli.
Tuttavia nulla dissero e si prepararono ad amministrare quella nuova decisione.
Di certo le concubine non potevano essere lasciate nel mezzo di una strada o senza nulla che le sostenesse economicamente.
In altre occasioni forse non avrebbero avuto scrupoli a contestare una simil decisione, ma quello era un giorno di festa e un nuovo Figlio d'Egitto, stava già nella sua culla.

Andate adesso lasciatemi solo vi darò udienza appena avrò letto i vostri plichi.

Notando la pila di rotoli che affollava il banco vicino al trono, molte sarebbero state questioni di comune uso, tipo decisioni di amministrazione o semplici dispute tra terrieri. Ma scelse di usare quella scusa per riposare un pò. Si sentiva un pò debole e voleva rifocillarsi e riposare decentemente. Doveva prepararsi per incontrare la sua Sposa e veder eper la prima volta suo figlio.

" Come desiderate, Altezza.."

Rispose il più anziano di loro. Si inchinarono insieme ed insieme si congedarono da Thutmose

" Pace e prosperità a voi ed alla vostra dinastia, Egitto."

Il faraone li congedò salutandoli con un gesto della mano poi tornò a riflettere su cosa voleva fare, desiderava veder ei suoi cari ma al momento sapeva che doveva aspettare, lesse qualche plico con disinteresse. Si alzò e cominciò ad andare avanti e indietro pensieroso,qualcosa in lui era cambiato, aveva voglia di mostrare al Popolo la grandezza dell'Egitto, ma cosa avrebbe potuto erigere a simbolo della propria grandezza?