Riposo per la Gran Sacerdotessa

Ad un tratto vi fu un repentino cambiamento nell'aria ed una voce risuonò rassicurante alle spalle di Nefer.

- Nefer sono Ophois e chiedo di poterti parlare qui, lontano dal Tempio di Amon. È possibile?-

chiese senza materializzarsi.

- TI ACCONTENTO SUBITO!-¨

Disse il Dio, rivelandosi dentro la vasca a pochi centimetri da lei, anche lui completamente nudo.

- Non preoccuparti per la tua nudità-
disse sorridendo.

- Per noi è normale vedere ogni essere umano sua vera essenza. E un corpo nudo non attira nessuna libido...sono altre le cose importanti per noi.-

tentò di spiegare.

- In verità si. Per prima cosa desidero offrirti il mio sostegno. So che il tuo non è un compito facile, tutt'altro. Sono l'apritore di porte, colui che rivela le strade...anche quelle che portano al Duat. Volessi accederci basta che mi chiami ed io ti condurrò in quel luogo di sapienza. È un onore che non ho concesso nemmeno a Neferty, che mi auguro stia bene. A questo proposito desidero sapere da te come stanno rispettivamente lei e Iset.-

disse il Dio, mostrando il suo lato umano e le debolezze ad esso collegate.

Non aggiunse altro riguardo alle ragazze. Non voleva rivelare i suoi piani per ognuna, ma era sollevato di sapere che Iset, la sua Iset, era illesa anche se non serena
Non aveva provato a rintracciarla, pur sapendo come fare.
Temeva di riscontrare sulla pelle delicata di lei il segno dei lividi che gli aveva lasciato nel corso del loro ultimo incontro.

- Dammi del tu Nefer. Sarò anche un Dio ma amo vivere in mezzo agli uomini ed essere trattato come uno di loro, nel limite del possibile ovviamente. Pensa che ho permesso al faraone di chiudermi nelle prigioni!-

ricordò sorridendo.

- Ti offro il mio sostegno, certo, ma anche la mia amicizia. Fin dai tempi più remoti, Upuaut, cioè io, ha sempre affiancato la Grande Sacerdotessa per qualsiasi cosa. Spesso le sacerdotesse di Amon si rivolgono direttamente a lui, ma la differenza ora è che io vago per queste terre con maggior frequenza di lui, quindi per un aiuto immediato ti posso essere più utile. Tutto qui. Non dovessi aver bisogno di me non pretendo che tu mi chiami. E se poi vuoi bere un cidro in mia compagnia,subito! Chiaro?-

chiese Ophois facendo comparire sotto l'acqua una veste dorata che proteggesse il corpo della giovane che si trovava ancora in imbarazzo.

- Quella è tua se la desideri.-

disse indicandola.

guardò la sua nuova veste
gra..grazie è davvero bella sorrise radiosa, e la osservò un'altra volta, prima di alzare nuovamente lo sguardo verso quel dio, che amava stare con gli uomini.
e.. grazie ancora. E' bello sapere che non sono completamente sola.
Non che gli Dei mi avessero lasciata sola..ma è bello sapere di poter contare su qualcuno
nella sua voce si avvertì un pò di amarezza. Pensava al vampiro che aveva conosciuto, e che era scomparso.. e lei era nuovamente sola.
Forse anche lei un giorno avrebbe lasciato il suo incarico per partire assieme all'uomo che amava?
le sembrava davvero poco improbabile.
Si riscosse dai suoi pensieri, e l' osservò sorridendo
ma immagino che tu voglia dirmi qualcos'altro, non è vero?

- Oh si dolce Nefer!-

rispose sorridendo compiaciuto nel vedere che il vestito le stava a pennello.
Era sempre stato bravo ad indovinare le misure delle persone.

- Iset sta bene, Neferty ha preso la sua decisione e dovrò cercarla per parlarle, ma tralasciando questo direi che l'unica cosa che posso dirti Nefer è che sono al tuo servizio!-

disse mimando un regale inchino.

- Ora che il mio compito di proteggere la tua sovrana si è esaurito e sono libero di fare ciò che più desidero, vorrei crearmi una vita qui. Non ho una casa, non ho una famiglia. Mi mancano queste cose....mi manca il lato umano dell'esistenza. Porto con me il segreto dell'immortalità, attraverso i millenni come una dura roccia che viene appena scalfita, ho degli amici e dei fratelli, ma nessuno di loro, nella grandezza che li caratterizza è capace di emozionarmi come gli uomini. Voi siete fantastici, esseri unici e così fragili. Io non posso voltarmi e lasciare che gli eventi vi calpestino come è già successo in passato. Capisci Nefer? Forse non trovo le parole giuste poiché le stesse avrebbero bisogno di inni per essere rappresentate. Ma io sto cercando un'amica sincera. Essere venerato mi gratifica ma non è quello che bramo.-

si confidò il Dio, tentando di far capire alla sacerdotessa il suo bisogno di sconfiggere la solitudine.

alle volte, desideriamo così tanto una cosa, che quando la otteniamo, sentiamo di non avere più uno scopo.
Da quando io sono andata via da palazzo, ho vissuto alla giornata, ma sentivo che mi mancava sempre qualcosa..
Essere la Gran sacerdotessa comporta di prendersi cura non solo delle tue sorelle, ma anche delle persone che vengono da te..
e devi sempre essere pronta a tutto.. sempre essere presente..
rimase in silenzio, osservando l'acqua nemmeno io ho una famiglia. Sto cercando di trovarla nelle sacerdotesse, ma c'è sempre qualcosa che mi trattiene.
Fino ad adesso, le persone che ho conosciuto, e a cui mi stavo affezionando, sono andate via..
si voltò a guardarlo e sorrise incerta
perchè non vieni al Tempio? potresti provare a vivere come un'umano qualsiasi. Io ogni tanto esco fuori dal tempio, per occuparmi dell'acquisto dei bene necessari, anche se mi viene ricordato che non è compito mio
alzò gli occhi al cielo, sbuffando e ridendo

- È triste quello che dici. Forse non vorresti essere la Gran Sacerdotessa?-

chiese Ophois ignorando l'invito a trasferirsi al Tempio.
Avrebbe affrontato l'argomento in un secondo tempo.

- Si, a volte si sente un vuoto dentro che non si riesce a spiegare.-

rispose melanconico.

- Forse mi farebbe bene stabilirmi al Tempio. Si, credo che lo farò presto, sempre se non disturbo.-

Il Dio non era sicuro che la sua presenza al Tempio non avrebbe causato qualche problema.

nessun disturbo disse sorridendo passare del tempo tra gli umani potrà essere utile per ritrovare te stesso..
almeno io la penso così..
aggiunse lei annuendo poco dopo, giocando con l'acqua