Master Isis |
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| In quel mentre un piccolo corteo formato da guardie, ancelle ed inservienti uscì dal palazzo. Quattro dei giovani più forzuti, portavano due bauli d'ebano, finemente intaliati ed era attorniati da alcune guardie. In testa vi erano Carite, la dama greca che era stata la balia della Regina e le due ancelle di quest'ultima che più le erano care, Iras e la nubiana Lita. Le donne apparivano visibilmente emozionate e inutilmente Carite tentò di riportarle all'ordine. Voltandosi per rimproverarle l'ennesima volta, non si accorse della giovane che arrivava nella loro direzione. Le andò a sbattere contro e cadde a terra. La donna era anziana, ma per nulla fragile. Era anzi rustica e robusta, con la tempra delle donne che conoscono il mondo per esprienza. In Greco, come le capitava di rado di poter parlare, inveì
*/ Ma che diamine!! Che Apollo ti si porti.../*
Certo la giovane non avrebbe compreso le sue parole, ma che importanza aveva? L'importante per Carite era sfogarsi.
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