Finalmente al Tempio., Al cospetto della Regina.

Il piccolo corteo composto da ancelle e servitori era finalmente giunto al Tempio.
Ogni tentativo precedente di Carite di incontrare la Regina era miseramente fallito, un buco nell'acqua dopo l'altro.
Anche questa volta le sacerdotesse di Hathor parevano ben decise a non lasciare passare nessuno dei presenti.
' La Regina ha bisogno di pace', dicevano ' quindi è bene che voi torniate a Palazzo.'. Inutilmente Carite aveva fatto notare loro che la Grande Sposa Reale non poteva certo star tranquilla, non sapendo cosa accadeva nella sua casa. Tutto sembrava vano. Le Sacerdotesse erano irremovibili.
La vecchia balia, fissava cruenta la donna con cui aveva iniziato un'animata discussione, mentre rimestava con la mano fra le pieghe della tunica all'evidente ricerca di qualcosa.
Ne trasse fuori un anello e lo mostrò alla donna. Questa cambiò immediatamente espressione. Non era un semplice anello infatti, ma l'anello del Faraone, simbolo del suo potere. Solo lui poteva averlo dato alla balia come lasciapassare

* Il Re ci ha ordinato di recarci dalla sua Sposa e sarebbe una grave offesa per lui, sapere che ci avete sbarrato la strada.*

Specificò la vecchia dama. Seppur recalcitranti, le sacerdotesse li lasciarono passare, guidandoli sino alla camera della Regina.

Edited by Master Isis - 16/10/2007, 18:31

Iset era di nuovo sola nella propria camera.
Era seduta sul bordo del letto, solleticando e vezzeggiando il proprio neonato nella culla.
Mosse un poco le spalle, infastidita dalla bende tanto strette.
Eppure quei bendaggi che sembravano volerle togliere l'aria, imbevuti di medicamenti e pomate, cancellavano rapidamente i segni della gravidanza dalla pelle ed i muscoli riprendevano in fretta la propria elasticità. In quei giorni aveva osservato quasi con meraviglia il proprio corpo ritornato snello come un tempo e fu felice di notare come la sua attenzione all'alimentazione durante la gravidanza le avesse permesso di nutrire al meglio il proprio figlio, senza ingrassare ed il peso che aveva portato era stato quasi esclusivamente nel ventre.
Sorrise al Principe che sgambettava poderoso nella propria culla, afferrando le dita della madre.
Iset alzò lo sguardo dalla propria creatura solo quando udì bussare alla porta.
Dopo giorni di silenzio forzato tutte quelle visite la stupivano... Che stesse per tornare a casa? Se lo augurava.

" Avanti."

Concesse solamente la Regina, alzandosi in piedi, fragile e maestosa come un fiore.

Carite era ferma, davanti alla porta, dopo aver bussato.
Era visibilmente emozionata, ma si volse comunque a controllare che tutti fossero in ordine, prima di presentarsi a Sua Maestà.

Dopo essersi sincerata che fossero tutti pronti ad entrare, Carite si rivolse ancora una volta alla giovane Maya, parlandole questa volta in egiziano

* Fa così, unisciti alla ancelle più giovani, in fondo alla fila, dietro i servitori che portano i bauli e fa come ti ho detto.*

Le disse, riferendosi all'inchino che avrebbe dovuto fare dinanzi alla Regina.

Carite infine, aprì la porta con gesto deciso, benchè sentisse le gambe tremare.
Fece un passo avanti e, per evitare di scoppiare in lacrime dinanzi a tutti, si inchinò immediatamente, allungando la mano verso la sua Signora, sul cui palmo era delicatamente poggiato l'anello del Faraone.

" Maestà, il Faraone ci manda a dirvi che presto verrà a prendervi per ricondurvi a palazzo."

Le disse con voce tremante, osservandola preoccupata di sottecchi.

La Regina dovette deglutire un paio di volte, prima che il nodo che le serrava la gola fosse sciolto.
Era così emozionante ritrovare Carite e coloro che abitavano il palazzo...
Le fece cenno di alzarsi ma Carite, si limitò a parlare.
La ascoltò in silenzio e fu solo per la propria forza di volontà se non vacillò. Raccolse l'anello che la balia le porgeva e lo strinse al petto.

" Ero certa che stesse bene.. Rà protegge la sua dinastia mortale."

Osservò con gentilezza i volti di tutti coloro che erano entrati nella sua stanza, sino a quello sconosciuto di una giovane ancella.
La osservò con attenzione. Doveva essere lì per richiesta di Carite.
Si chiese se si aspettasse una Regina tanto giovane da essere sua coetanea e se fosse stata stupita di non trovare una donna matura.
Fece cenno a tutti di alzarsi, mentre moveva qualche passo verso la finestra. Il Re stava bene e finalmente stava per rivederlo.. La felicità in quel momento era tanto forte che il cuore pareva balzarle in gola in ogni momento..

" Bene dunque. aiutatemi a prepararmi per l'incontro con Sua Maestà."

Ordinò con voce dolce la Regina, tornando a contemplare il corteo.
Mai si sarebbe mostrata debole o fragile. Era la Sposa del Faraone e come tale si sarebbe comportata.
I servitori uscirono lasciando la Regina, sola con le ancelle sue più fedeli.
Solo loro infatti potevano entrare in contatto con la Regina ed aiutarla nella toeletta.
Le ancelle più giovani seguirono gli uomini fuori dalla stanza, ma la Regina fece segno a Carite di fermare la nuova ragazza.
La vecchia spartana obbedì, fermando Maya per un braccio e chiudendo la porta, dopo che l'ultima fanciulla fu uscita.
Non avrebbe comunque potuto avvicinarsi troppo alla Sovrana, ma aveva suscitato la sua curiosità.

" Avvicinati, fanciulla.."

" Dimmi, qual'è il tuo nome?"

Le domandò senza ancora farle alzare il capo.
Le ancelle presero a spogliarla della veste che indossava ed un lieve profumo di fior di loto e gigli avvolse la camera.

Le ancelle disfecero i bendaggi che le stringevano il ventre.
La Regina osservò soddisfatta che ormai il gonfiore della gravidanza era perlopiù passato.
Le massaggiarono comunque la pelle con una pomata assai efficace e costosa che appena spalmata dava un senso di calore piacevole, lasciando posto poi ad una piacevole frescura che avrebbe allontanato spiacevoli segni dalla pelle di seta della Regina.
Le fasciarono di nuovo strettamente il busto, sino al seno che sostennero senza comprimere con un abile gioco di bende.
Iset non si lasciò scappare neppure un gemito, per quanto fosse doloroso tutto ciò.

" Maya... Un nome straniero... La cadenza della tua parlata mi fa pensare che tu sia greca, sbaglio?"

Domandò nuovamente alla giovane, mentre indossava una pregiata veste di lino bianco ornata di fregi dorati.
Sotto al seno aveva una fascia dorata riccamente decorata, su cui era stato applicato uno scarabeo blu.