Alukard |
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| Era da tempo che la osservava ormai, i suoi poteri non erano sicuramente inutili, e non farsi accorgere dalla sua vittima non era di certo complicato. Una sacerdotessa però non era una persona normale, quindi bisognava essere più cauti del normale. La sacerdotessa di Iside, ottima preda per le sue mosse. Ottima pedina per qualsiasi cosa si voglia fare, e poi gazie ai suoi nuovi poteri ben peggiori cose poteva proggettare per lui Gyasi. Ormai questo nome era un chiodo fisso, niente riusciva a cancellarlo. MA perchè? Perchè tuttoquesto accanimento non sapeva spiegarselo. Bisognava essere attenti, accorti a tutto, anche al popolo plebeo, che per pochi psiccioli avrebbe tradito chiunque. MA ora, ora c'era la sacerdotssa, la sua preda. Ma non si avvicinò. RImase a debita distanza, senza farsi notare, e aspettò, aspettò e interrogò io movimenti, l'andatura, la postura della donna. Non si sarebbe allontanato dall'ombra fino a momento debito.
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